urbana
mercoledì, settembre 20, 2006
lunedì, settembre 18, 2006
atlante mediterraneo
Atlante Mediterraneo. Temi e ricerca.
Istanbul, Beirut, Nicosia, Tel Aviv, Alexandria, Barcellona
Nelle 6 città individuate come “casi studio” per il progetto Going Public’06. Atlante Mediterraneo artisti, studenti, ricercatori, geografi e sociologi attivano le proprie ricerche sulle tematiche in oggetto: flussi di persone, di economie, di culture. L'identità del Mediterraneo, la sua molteplicità, la sua importanza, il suo investimento. Rapporti fra territori, rive, città, abitanti, senza soluzione di continuità. Tragitto verticale e orizzontale, fra il Mediterraneo e l'Europa, l'Oriente e l'Occidente. Da Istambul a Barcellona, passando attraverso città quali Beirut, Nicosia, Tel Aviv, Alessandria. Un moto circolare di andata e ritorno, di arrivi, contatti, migrazioni, contaminazioni, propagazioni infinite. Gli effetti della globalizzazione e un diverso scenario geopolitico inducono fenomeni di rapida trasformazione del senso dei luoghi e compromettono i delicati equilibri sociali e ambientali. L’abbandono delle tradizioni e la crescita di nuove megalopoli, i crescenti flussi migratori e i capisaldi turistici, le antiche rotte mercantili e le grandi infrastrutture, il ruolo ibrido e complesso delle città e dei grandi porti sul Mediterraneo, con i loro cicli produttivi e ludici, le componenti sociali ed etniche, le aperture e le connessioni al territorio circostante e il legame con la dimensione continentale. La nascita dello "Spazio Euromediterraneo", e l'attivazione del corridoio denominato “Corridoio Meridiano”, fungono da dispositivo territoriale per una politica globale che riguarda tutti i Paesi mediterranei, concepiti come un unico insieme politico/geografico. Si tratta quindi di azioni a favore dell'incontro tra le diverse culture e i diversi popoli, di modifiche geografiche nei nodi di scambio, di flusso, di mobilità.
Il progetto Going Public’06. Atlante Mediterraneo sviluppa nel corso dell’autunno 2006 una serie di attività, appuntamenti di riflessione, ed “esposizioni come spedizioni” sia in Italia che all’estero, quali:
4/10 Settembre 2006
Alexandria, Egitto. Fisherman village camp. (workshop)
Partecipazione con Gudran Association for Art and Development, allo sviluppo di una zona rurale vicina ad Alessandria d'Egitto. I progetti artistici vengono utilizzati per incoraggiare la gente del posto a produrre opere di artigianato e a implementare il loro villaggio. Il progetto coi giovani volontari modenesi di Going Public prevede la costruzione di un’area verde, un giardino pubblico per tutti.
20/30 Settembre 2006
Nicosia, Cipro. Transcrossing memories. (installazioni urbane)
Parallelamente ad eventi artistici internazionali, e attraverso una concreta azione sul territorio insieme alle comunità locali, si intende presentare l’intera attività di studio e di ricerca di Going Public. The Memory Box, “dispositivo mobile” fungerà da spazio pubblico itinerante, bilaterale, e aperto a tutti. Una sorta di biblioteca in cui verranno raccolti racconti della gente e realizzate presentazioni, progetti d’artista, letture, filmati, proiezioni video, dibattiti, performances, ect….
10/15 Ottobre 2006
Tel Aviv, Israele. Floating Simmetry. (video installazioni)
Viene presentato il progetto Floating Simmetry, realizzato da Ofri Cnaani (Israele) e Jenny Vogel (Germania). Una video proiezione multipla, che documenta il viaggio compiuto dalle artiste, a coprire la distanza mare-terra che divide l’isola di Cipro dalla frontale città di Tel Aviv, in un percorso di simmetrie geopolitiche e umane nell’asse Nicosia-Gerusalemme.
23/30 Ottobre 2006
Formigine e Modena, Italia. GOING PUBLIC '06. Atlante mediterraneo. (workshop, meeting internazionale, installazioni urbane)
Per facilitare il reale scambio tra culture e tra i giovani, si propone un laboratorio con giovani artisti/studenti del territorio formiginese + giovani di cinque città studio (Istanbul, Beirut, Nicosia, Alexandria, Barcellona) che si affacciano sul Mediterraneo. I giovani saranno ospitati dalla provincia modenese di Formigine e il laboratorio sarà tenuto da un importante artista a livello internazionale.
I risultati delle ricerche artistiche saranno esposti in sedi pubbliche e integreranno la pubblicazione/atlante/guida sul tema. Completa il programma un incontro/dibattitto con figure del mondo della cultura sull’argomento dell’anno.
Progetti degli artisti: Akram Zataari (Libano), Atlas Group (Beirut/NYC), Oda ProjesiAchilles Kentonis (Nicosia), Sameh Elhalawany (Alessandria d’Egitto).
Con contributi critici di: Tony Chakar (Libano), Vasif Kortun (Istanbul), Yannis Papadakis (Nicosia), Jorgos Tzirtzilakis (Grecia), Marti Peran (Barcellona) e altri.
Le installazioni urbane degli artisti saranno visibili nel centro storico di Formigine e nella Stazione Centrale di Modena dal 30 Ottobre al 3 Dicembre.
Opening sabato 29 Ottobre:
- ore 15, dibattito pubblico insieme agli artisti.
- ore 17:30, opening con aperitivo, a seguire party con musica.
aMAZElab
Via Cola Montano 8 - 20159 Milano
Tel-fax 02 6071623 - info@amaze.it
porto BIENNALE VENEZIA
città-porto.tv
La creazione di una webTV che preceda e segua le manifestazioni e gli eventi di Palermo ha l'obiettivo di introdurre, proiettare l'interlocutore all'interno del mondo dei flussi e delle emozioni che le citta' portuali vecchie e nuove producono e suscitano.
www.citta-porto.tv
venerdì, settembre 08, 2006
city
- 1 Introduzione
- 2 Geografia
- 3 Storia delle città
- 4 Concezioni moderne
- 5 Le città globali
- 6 Effetti sull'ambiente
- 7 La "città interna"
- 8 Voci correlate
- 9 Collegamenti esterni
Articolo specifico in inglese: Inner city
Negli USA e in Gran Bretagna il termine "città interna" viene usato in alcuni contesti per definire un'area, quasi un ghetto, in cui gli abitanti sono meno eruditi e benestanti e dove il tasso di criminalità è più elevato. Tali connotazioni sono meno comuni negli altri Paesi occidentali, dove aree depresse si riscontrano in parti diverse degli agglomerati urbani. E in effetti si può assistere al fenomeno inverso, con l'afflusso di popolazione alto-borghese in aree centrali della città, originariamente di basso livello (questo fenomeno in inglese viene definito gentrification - ad esempio in Australia la denominazione suburbano esterno si riferisce a persona poco sofisticata nei modi e nel livello culturale. A Parigi il centro città è la parte più ricca dell'area metropolitana, dove le abitazioni sono più care e dove vive la popolazione a più elevato reddito.
In particolar modo negli USA è diffusa una cultura di anti-urbanizzazione, che alcuni fanno risalire a Thomas Jefferson, che scrisse che "Le folle delle grandi città contribuiscono al supporto del puro governo come le piaghe aiutano la forza di un corpo umano". Parlando degli uomini d'affari che portavano le industrie manifatturiere nelle città, incrementando quindi la densità di popolazione necessaria per fornire forza lavoro, scrisse "i produttori delle grandi città ... hanno generato una tale depravazione nella morale, una tale dipendenza e corruzione che li rendono un'aggiunta indesiderabile ad un Paese la cui morale è solida". L'attitudine anti-urbana moderna si ritrova negli Stati Uniti sotto forma di una pianificazione che continua a impegnare aree suburbane a bassa densità di popolazione, nelle quali l'accesso alle attività per il tempo libero, al lavoro e agli acquisti viene fornito quasi esclusivamente attraverso l'uso dell'auto, e non a piedi.
Esiste comunque un movimento crescente nel Nordamerica chiamato "Nuovo Urbanismo", che sostiene un ritorno ai metodi tradizionali di pianificazione urbana, nei quali una gestione a zone di tipo misto consenta agli abitanti di accedere camminando da un tipo di uso dello spazio ad un altro. L'idea di fondo è che gli spazi abitativi, dedicate agli acquisti, agli uffici e alle attività ricreative siano disponibili a breve distanza, riducendo la richiesta di strade carrozzabili e quindi aumentando l'efficienza e la funzionalità del trasporto pubblico.